Il canto abbinato alla meditazione, risvegliano la Kundalini. La Kundalini è un’energia divina femminile, che riposa e giace in forma invisibile, alla base della colonna vertebrale nel corpo umano. È collegata a sei centri energetici invisibili ,chiamati chakra, posti uno sopra l’altro nella colonna vertebrale. Quando un Guru Siddha, come Guru Siyag, risveglia la Kundalini attraverso il suo mantra divino, dona Shaktipāta (conferendo energia spirituale). Si eleva alla base dei sei chakra e infine raggiunge Sahasrāra, ovvero il punto alla sommità della testa. Quando ciò accade, si dice che il ricercatore abbia raggiunto l’Unione con l’Universo. La Kundalini risvegliata, purifica l’intero corpo del praticante e durante la meditazione, induce involontarie e yogiche asana, kriya, bandh, mudra, prānāyām ecc.. Il praticante non può avviare o fermare questi movimenti yogici per volere proprio. Questi kriya liberano il praticante dalle afflizioni, dalle dipendenze fisiche e mentali e lo conducono a Moksha (salvezza) mettendolo sulla via dell’evoluzione spirituale.